– Gricia –
La gricia è uno dei piatti tipici e più antichi della cultura culinaria romanesca, piatto contadino della cucina povera.
E’ l’antenata dell’ Amatriciana perché ha gli stessi ingredienti, guanciale e pecorino, ma non la salsa di pomodoro che venne aggiunta successivamente, circa nell’ottocento, creando per l’appunto uno delle eccellenze della romanità L’amatriciana.
Noi in questo caso abbiamo utilizzato un “guanciale particolare” ovvero quello del maialino nero casertano reperito all’ azienda agricola Ara del tufo, dove allevano questa razza autoctona di suino.
Un prodotto di altissima qualità dove le carni sono più delicate e saporite leggermente più dolciastre perché questo animale viene allevato allo stato semibrado, rimane infatti con la madre per i primi 3 mesi di vita per lo svezzamento e poi alimentato a prodotti esclusivamente biologici, successivamente viene lasciato libero di scorrazzare nei boschi cibandosi di bacche e di quello che offre la terra, questo fa sì che l’animale viva senza stress nel pieno rispetto del ciclo naturale della vita.
Ingredienti per 2 persone:
– 130 gr di guanciale
– 80 gr di pecorino romano d.o.p.
– 220 gr di spaghetti
Procedimento:
Tagliamo il guanciale prima a fettine dello spessore di circa mezzo centimetro e successivamente a listarelle di circa 1 cm e lo mettiamo in padella a fiamma bassa, facendolo sudare piano piano. Il grasso si deve sciogliere delicatamente per non farlo bruciare, altrimenti poi risulterebbe amaro.
Mettiamo in una pentola dell’acqua, la saliamo e la portiamo a bollore.
Quando l’acqua bolle caliamo la pasta, in questo caso gli spaghetti come vuole la tradizione. Nel frattempo il guanciale continuerà la sua cottura fino ad arrivare ad essere croccante, raggiunta la croccantezza lo togliamo dalla padella e alla padella stessa aggiungiamo l’acqua di cottura in modo da “pulirla” cioè tutto il grasso che si sarà attaccato alla padella verrà staccato e formerà una salsina dove andremo a scolare la pasta.
Ora fuori dal fuoco mantechiamo e aggiungiamo il pecorino romano precedentemente grattugiato, poco alla volta, durante questa fase sono molto importanti le temperature, una temperatura troppo elevata farebbe addensare il formaggio, facendo grumi, invece noi vogliamo una crema vellutata che avvolga i nostri spaghetti, aggiungiamo metà del guanciale croccante, ultima mantecata e via impiattiamo!
Guarniamo con il restante guanciale e una spolverata di pecorino e…
Buon Gusto!
Nel caso vogliate acquistare il guanciale dell’azienda Ara del tufo (un prodotto di qualità superiore), lo trovate qui:
Contatti:
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