Cucina di riciclo…zero sprechi!

In questo periodo storico, ma soprattutto nel passato la cucina di riciclo aveva la sua importanza.

Cercare di ottimizzare le risorse è, e dovrebbe essere, un obiettivo di tutti, in realtà non solo in cucina, ma anche in altri campi, riutilizzare le risorse disponibili nel migliore dei modi ottimizzando gli sprechi.

In cucina cercare di ottimizzare è la base, da qualsiasi materia prima ,utilizzando lo SCARTO si può ricavare sempre una cosa preziosa ed utile soprattutto.

L’idea deve essere…il guadagno sta nel non gettare il cibo!

il concetto è sempre lo stesso in cucina non si butta via niente, tutto può diventare utile, anche scarti e avanzi.

In tempi passati ,quando le risorse economiche scarseggiavano e la vita era molto più difficile di adesso, i nostri nonni cercavano sempre di ottimizzare le materie che avevano a disposizione.

Zuppe  e minestre con gli scarti delle verdure, brodi con i ritagli della carne oppure timballi o paste al forno con gli avanzi del giorno prima.

Il cercare di limitare gli sprechi ai fornelli può portare a ragionare sul fatto che qualsiasi cosa si può sfruttare, dagli scarti delle verdure si può ricavare un buon brodo vegetale per poter fare altre preparazioni o addirittura guarnizioni di piatti come ad esempio la buccia della cipolla della melanzana o della zucca si possono fare la forno e divenire una polvere oppure fare fritte e diventare una guarnizione, dalla carne, si può ricavare una cucina povera, come era in passato come per esempio il 5/4 ( quinto quarto) ovvero le frattaglie o tutte quelle parti che al mattatoio una volta gettavano, o meglio davano in pagamento ai dipendenti con le quali cucinavano piatti che poi nel tempo sono diventati dei must della cucina povera popolare come ad esempio la coda alla vaccinara (con la coda di bue o vitello) con le interiora si faceva la coratella o la pajata, in Basilicata si usa per esempio il budello per fare i ciummarielli, con la trippa o l’abomaso una parte di stomaco di vitello con la quale si fa in toscana  il lampredotto e in Campania le centopelli diventano con cuore fegato e polmoni la zuppa forte, il piatto forte veneto è il fegato alla veneziana…

La cucina italiana è espressione di cucina povera con gusto, è espressione di utilizzare le materie prime al meglio  e trasformarle in piatti succulenti e gustosi.

Noi di Sai che gusto oggi vi vogliamo mostrare come da un semplice piatto di pasta, in questo caso senza glutine, avanzato poi per l’indomani, ne ricaviamo un ulteriore piatto gustoso e veloce.

Andiamo a realizzare un timballo di pasta (senza uovo) con mozzarella, gratinato al forno.

Ingredienti:

120 grammi di spaghetti senza glutine

1 spicchio d’aglio

250 gr pomodorini datterini rossi e gialli

olio evo q.b.

sale q.b.

pane senza glutine tostato

peperoncino (opzionale)

basilico

mozzarella q.b.

Procedimento:

Andiamo a realizzare questo piatto partendo da una base di pasta semplicemente saltata in padella con i pomodorini ed il basilico per poi finirla con la mozzarella ed il pane tostato, ma andiamo più nel dettaglio:

Per prima cosa mettiamo l’acqua precedentemente salata sul fuoco e portiamo a bollore dopo di che caliamo la pasta, il tempo di cottura, (circa 10 minuti) durante la cottura della pasta, prepariamo la salsa;

in una padella mettiamo un giro di olio evo con il peperoncino a pezzetti e lo spicchio d’aglio, facciamo imbiondire, nel frattempo tagliamo i pomodorini datterini e li andiamo ad aggiungere nella padella, mescoliamo per bene, aggiungiamo un mestolino di acqua di cottura e aggiustiamo di sale, scoliamo la pasta e mantechiamo! Il piatto è pronto, lo impiattiamo aggiungendo la mozzarella tagliata a cubetti ed il basilico, con una spolverata di pane senza glutine tostato per dare croccantezza al piatto e via.. pronti per gustarla…Con il cibo avanzato ci andremo a realizzare una pasta al forno, mettendola in una piccola “pignatta” in terracotta, con la mozzarella avanzata ,un filo di olio evo , il pane tostato e il basilico per finire, andiamo in forno per 10 minuti circa, il tempo di far sciogliere il formaggio e renderlo filante a 200 gr con il grill acceso per realizzare la classica gratinatura delle paste al forno! 

e buon gusto!

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